Lucrezia è bellissima ed elegante, ma è fornita
di una voce poderosa e notevolmente sgraziata… in effetti, il suo stentoreo miagolio assomiglia
ad un poderoso raglio,
e la gentilgatta
non esita a servirsene quando
ritiene che crocchette e scatoletta non le siano servite con la debita sollecitudine….
Matisse, invece,
da quando mio figlio é tornato a casa dall’ospedale dopo l’incidente, con la prescrizione di due mesi di busto e riposo assoluto, si è
trasformato in una sollecita crocerossina, trasferendosi in pianta stabile nella sua camera e
cacciandone tutti, Freya e Lucrezia
comprese.
Ieri mattina, alle 6,
Lucrezia ha dato inizio ai
vocalizzi e, dato che nessuno le dava retta,
ha dato voce al climax ascendente delle sue rimostranze in corridoio, proprio davanti alla camera di
mio figlio che, per un po’, ha cercato
di ignorarla,cacciando la testa sotto al cuscino, mentre, di fianco a lui,
Matisse bofonchiava invettive, sempre più seccato,
infine, mio figlio,
seccatissimo e ormai del tutto sveglio, ha indossato il busto, si é alzato ed
ha cacciato Lucrezia dal corridoio
insultandola e sbattendo la porta alle sue spalle,
poi é tornato in camera sua, ha riempito la
ciotola di Matisse, che lo aspettava compiaciuto facendo le fusa, ed é tornato a letto…
Matisse ha mangiucchiato tre crocchette,tanto
per gradire,
poi é saltato sul letto e lo ha ringraziato per l’opportuno
intervento contro la disturbatrice della pubblica quiete, manifestandogli la propria soddisfazione con qualche
affettuosa testata, poi, é saltato
sulla SUA poltrona, si é coperto gli occhi con la zampa e, soddisfatto, si é
messo a ronfare!
Ma qui non si può dormire!!!
missione impossibile – racconta Emanuela
…. e poi succede che Eiko
ti guarda implorante e tu gli dici- ma ciccia, ma non le mangi le uova dai..-
lei ti fissa come per dire -ma chi mette in giro simili eresie....- e di fatti
le magna ..fognazza!! ….niente da
fare: Eiko ha insistito che scaloppina e
gattina fanno rima....scalandomi a sangue le gambe...
mentre Aki a deciso che
tentar direttamente dal piatto era la cosa migliore...
morale un pezzo a me uno
a Aki ,uno a Eiko e uno a Seth...
che intanto elemosinava aggrappato alla gamba
del tavolo, alla
fine te ne hanno mangiata metà anzi, due terzi!
La scena si é svolta così:
ecco vediamo la Emy che si
guarda in giro circospetta...ecco taglia il primo pezzo di scaloppina la
avvicina alla bocca...ce la sta per fare...noooo arriva Eiko e pianta le unghie
nella gamba peccatoooo!!
c'era quasi!! nulla di fatto,il primo pezzo è
andato....e vai col secondo tentativo..ma ecco che dribla le sedie e salta sul
tavolo Aki...
prontamente Emy prende il micio per la panza e lo adagia al suolo.....ma
ecco il contrattacco di Seth sull’ala (chiappa) sinistra ...doloreeee…
Emy ha
perso anche il secondo pezzo.....e vediamo l'aspressione di terrore dipingersi
sul suo viso …. arriva Kiarara
..A...I..UUU..TTT ..OOOOOOOOOOO!!!
Tonfi
Angélique é una micia a tutto tondo, da cucciolina, giocando con Alboino, suo coetaneo, un giorno che si rincorrevano saltando da terra sulla sedia accanto alla finestra, poi sul davanzale, di qui, arrampicandosi sulla zanzariera, raggiungevano il bordo superiore della finestra, da dove saltavano sull'armadio, per scendere sulla libreria e di qui al comò da dove saltavano sul letto scendevano sul pavimento e ricominciavano il giro, ha seguito l'amico in volata, arrampicandosi sulla zanzariera, lui davanti e lei dietro.
Aboino, passando dalla zanzariera all’anta della finestra, ha perso l’equilibrio e le è franato addosso travolgendola, entrambi hanno dato una bella culata per terra, anzi la piccola è atterrata nella ciotola dell’acqua, inzuppandosi completamente e acciaccandosi una zampetta posteriore, fatto che le é costato una corsa dal veterinario e tre giorni di gocce di antinfiammatorio.
Da allora, un po’ per il fatto che le è rimasta la paura di cadere, un po’ che le zampette corte ed il culetto pesante non l’aiutano,Angélique é diventata molto prudente:
invece di arrampicarsi e saltare sui mobili più alti preferisce suddividere la salita in piccoli salti:lo sgabello, la sedia il tavolo etc.
e solo quando, per lavori in corso, l’alta libreria della sala é stata smontata in due parti
e la parte superiore appogiata sul pavimento, ha coronato il sogno segreto di salire fino in cima!
furto con destrezza- racconta Susanna
Avevo accuratamente
preparato per cena un bel piatto di bresaola con la ricotta, tutto bellino,
condito e decorato con i crostini di semi di zucca. Peccato che mia figlia Maddy abbia,
inavvertitamente, spero, chiuso Boom in cucina.
Non è rimasto nulla: tutte le
fette sparpagliate, morsicate e leccate, e pure i crostini tutti succhiati. Sto
cuocendo la pasta.
un amore di altri tempi \un amour d’autre fois-fotoromanzo felino
La compagnia della
FELINA COMMEDIA
presenta:
UN AMOUR D’AUTRE FOIS
Fotoromanzo liberamente tratto dall’opera di O. Henry
Con la collaborazione della mia amica e collega Franca,
docente di
Lingua Francese
la joyeuse compagnie des chats est réunie et, en attendant Noël, bavarde de choses et d’autres
l’allegra compagnia dei gatti è riunita e, aspettando Natale chiacchiera di questo e di quello….
Lucrèce, la belle, propose, alors, de conter quelques historiettes , quelques contes. Les chats applaudissent chaleureusement et Lucrèce va commencer :
Lucrezia, la bella, propone allora, di narrare qualche favoletta, qualche raccontino. I gatti applaudono calorosamente e Lucrezia comincia:
Comme vous savez, mes amis, j’aime beaucoup lire et, comme l’atmosphère de Noël charme les cœurs et fait rêver, je veux vous conter une nouvelle d’un écrivain américain, fameux pour ses nouvelles humoristiques : O. Henry.
Come sapete, amici miei, mi piace moltissimo mleggere e, dato che l’atmosfera natalizia affascina i cuori e fa sognare, voglio raccontarvi una novella di uno scrittore americanoi, famoso per le sue novelle spiritose: O. Henry
Il y avait, donc, Mina, une jeune chatte belle et gentille, mais pauvre, sa seule richesse, était son poil, long et noir et semblable à la soie
c’era, dunque, Mina, una giovane gatta, bella e gentile, ma povera, la sua sola ricchezza era il suo pelo, lungo e nero e simile alla seta.
Il y avait aussi un jeune et beau chat laborieux, Alboino, qui aimait tendrement cette belle chatte.
C’era anche un gatto giovane, bello e laborioso, Alboino, che amava teneramente questa bella micina
Mina et Alboino,ils faisaient leurs projets de vie et ensable et ils rêvaient, cette soir-là, la veille de Noël, devant les vitrines des magasins pleins de lumières et de cadeaux merveilleux
Mina e Alboino facevano i loro progetti di vita insieme e , quella sera, la vigilia diu natale, sognavano davanti alle vetrine dei negozi, piene di luci ed i regali meravigliosi
Les deux jeunes chats, rentrèrent chez eux, tristes et désolés, ils ne pouvaient pas s’endormir
I due giovani gatti, tornarono a casa loro, tristi e desolati e non potevano addormentarsi
Le matin, presque à l’aube la jeune chatte , qui pendant la nuit avait prise une importante décision , court chez un coiffeur et lui vend ses beaux poils. Les larmes aux yeux, elle prend l’argent de la vente et va auprès d’un bijoutier où elle achète une chaîne d’or pour son fiancé, qui possède un montre à gousset, souvenir de son père, sans chaîne.
La mattina, sul far dell’alba, la giovane gatta, che durante la notte aveva preso la sua decisione, corre da un parrucchiere e gli vende il suo bel pelo. Con le lacrime agli occhi, prende il denaro della vendita, va da un orefice dove compra una catena d’oro per il suo fidanzato che ha un orologio da tasca, ricordo di suo padre, senza catena.
Satisfaite, Mina revint chez elle et prépare le dîner de Noël.
Soddisfatta, Mina torna a casa e prepara il pranzo di Natale
Plus tard, arrive Alboino, il l’embrasse et il est heureux car il a un beau cadeau pour elle: une barrette pour les plus beaux poils du monde.
Ppiù tardi arriva Alboino, l’abbraccia ed é felice perché ha un bel regalo per lei:un fermaglio per il mantello più bello del mondo.
Alors la jeune chatte lui donne son cadeau. Ils dépaquètent leurs cadeaux, regardent avec curiosité les présents et élargissent leurs yeux, l’émotion est grande !
Allora, la gattina gli dà il suo dono, scartano i loro regali, guardano con curiosità i regali e spalancano gli occhi, la loro emozione é grande!
La jeune chatte, en tournant la tête, montre que les beaux poils n’existent plus et le jeune chat montre qu’il ne possède plus son montre : il l’a vendu pour elle , pour la rendre heureuse-
La giovane gatta, girando la testa, mostra che il bel pelo non c’é più e il giovane gatto mostra di non aver più l’orologio: lo ha venduto per lei, per farla felice
Ils ne parlent pas, se regardent les yeux dans les yeux et s’embrassent avec passion, car ils ont l’AMOUR , grand, important, donc, ils possèdent le monde entier
Non parlano, si guardano gli occhi negli occhi e si abbracciano con passione, poiché hanno l’AMORE, grande, importante, dunque, possiedono il mondo intero
La
COMPAGNIE FÉLINE
souhaite à tout le monde un
JOYEUX NOËL
La
COMPAGNIA FELINA
augura a tutti un
FELICE NATALE
* il disegno iniziale è stato realizzato da Emanuela
** l'ultima immagine, è una foto di Iris della Tribù elaborarata da Nadia
*** la pubblicazione di questo post è stata preceduta dallo scambio di quete e-mail tra Alboino e Tabata:
è passato Santa Claus
questo post è un "fuori programma" :oggi mentre pranzavamo, ha telefonato una mia amica, il marito aveva raccolto un micio che la macchina che lo precedeva aveva investito senza fermarsi e trovare un veterinario il giorno di Natale non è semplice, allora ha chiamato me, sapendo che i miei veterinari sono reperibili sempre , li ho contattati e Isa e Cristina, sua nipote, sono partite subito dal loro paese, mentre Alice, la socia di Paolo, che era di turno, è partita da casa per incontrarci in ambulatorio. Fortunatamente, a parte lo stordimento,
lo spavento e qualche ammaccatura, il micio, che ha circa 8 mesi ed è affamatissimo e magro, sta bene ed è entrato a far parte della Tribù. Avevamo pensato di chiamarlo Flavio Natalino (Flafio è il suo salvatore ed è Natale) ma poi, guardandolo ho deciso che era un dono di Santa Claus e l'ho chiamato Claus
Boom il guastatore – racconta Susanna
Vado quasi sempre a letto
con la boule, ed é la stessa da secoli, le ero molto affezionata ! Mi sono
svegliata con la sensazione di umidiccio un po’ dappertutto, sul lenzuolo,
sulle gambe, sul copri piumino e non capivo. Ho intuito che il problema potesse
essere la boule e ho controllato il tappo.
Tutto a posto. Ho provato a
schiacciarla come si fa con i palloni dei bimbi, ed ho scoperto che scendeva un
filino di acqua da un buchetto. Ok, lanciata boule nel lavandino, e riguardata
con attenzione la mattina successiva . Ecco il bel buchino a forma di dentino
di Boom.
I danni fatti da questo micio in un anno aumentano . Questo forse é il
minore .
Auguri…Auguri…Auguri…Dalla casa dei Cucù
DA
CLEOPATRA(CLEO), gatta mini e leggera come un piumino, ma con una determinazione per il raggiungimento dei suoi scopi inversamente proporzionale al suo peso, viene anche chiamata: “ VOLLI, SEMPRE VOLLI, FORTISSIMAMENTE VOLLI“.
DA
AMBROGIO (figlioccio di mamma che lo ha visto nascere), elegante nella sua postura un po’ ascetica, ma sempre alla ricerca di un “testina-testina” o di un bacino.
DALLA TRIADE:
IO(IOTTO, visto che IO è il nome di una vacca, quindi femminile), sinuoso, atletico,culturista; è caratterizzato da due peculiarità: a un sonoro “mah ciao” risponde con un altrettanto chiaro “ciao” ed è normale sentire il suo dolce russare a coronamento dei suoi riposini.
MILKI (MIMINA),elegante nella sua mise nera, con due fanaloni gialli che spalanca a dismisura, coraggiosissima quando, al rifacimento dei letti, impersona la ninja delle coltri. Dolcezza di papà.
NEBULA, che segue continuamente la mamma come un cagnolino, è un po’ litigiosetta e per questo a volte è emarginata; ha un nasino perfetto che certamente servirà da modello per il chirurgo plastico.
DA
MACULA (MACU), dall’aspetto tenebroso e inquietante,dalla voce roca, ma dotata di una dolcezza infinita e di una grande carica di simpatia e di follia.
DA
JUVE (JUVETTA O TATA’),orgogliosa nel suo perenne abito bianco-nero,la più indipendente; in estate la vedi solamente all’ora dei pasti, in autunno rientra alla sera per dormire e puoi dire che è inverno quando trascorre in casa tutto il giorno. E’simpaticissima quando, per rientrare, si appende, dopo alcuni salti, alla porta della cucina e ne vedi solo le zampe e la testa.
DA
NOCCIOLINA ( NOCCI), corta , tonda e dall’aspetto troppo simpatico che viene amplificato,se le parli, dal suo continuo ciacolare, tipico dell’allegra comare quale è.
DA
IVAN (IVANAZZO), enigmatico,attento,intelligente e curioso ma vittima di un vizio terribile: è schiavo delle crocchette che cerca in continuazione ,fatto che lo rende quasi insopportabile . E’ la penna ufficiale della “Casa dei cucù”.
DA
LIP, l’eterno ragazzino, dolce, tenero, morbido,affettuoso, ma anche birbantino, sempre pronto ad appoggiare la testina o sotto il tuo collo o sulla tua spalla. Cocco di Claudio.
DA
MUSCHIO( BIANCOTTO), socievole e mordicchio,caratterizzato dalla grande paura per ciò che non conosce e per i rumori; una volta, a causa della caduta di una sedia, trascorse tutto il giorno sotto un letto,insensibile ad ogni richiamo.
DA
SALE (MASCHIOTTO),il cacciatore, lungo e sinuoso,indipendente ma sempre alla ricerca di un abbraccio,lento e veloce; in lui convivono certamente due anime opposte.
DA
GERRI, l’ ultimo arrivato;da quando ha scoperto che in braccio è bello non riesci più a liberartene e borbotta se lo rimetti a terra. Ha detto che,in otto anni, non aveva mai capito quanto fossero piacevoli le coccole! O forse non ne aveva mai avute?
DA
JACK, il randagione,che però in estate ama le poltrone del gazebo e in inverno ha scelto come cuccia una poltrona pavone che è al caldo nella casetta.
DA
TIGRO-MIAO, che lascia la sua casa al di là della strada alla ricerca di crocchette e per il puro piacere di litigare con JACK
DAI
RICCI,che ora sono in letargo dietro alla catasta della legna per i camini.
l'arrivo di Isotta- racconta Elisa
Qualche tempo fa i miei genitori hanno adottato una piccola
micina. O meglio, la micia ha adottato loro.
Una sera di ottobre, mentre si accingeva ad andare a letto, mia madre sentì un flebile miagolio provenire dal proprio giardino.
Affacciatasi alla finestra, vide una creatura minuscola e
infreddolita davanti al portone. Andò in cucina, prese un po’ di cibo e un piattino, e si fiondò a
depositarlo fuori. Si allontanò e controllò se la bestiola mangiava: eccome se
mangiava! Con tale avidità da far capire che era da un bel po’ che non metteva
qualcosa sotto i denti!
Finito di mangiare, la piccola si diresse verso mia madre, ma l’arrivo di Laila la fece fuggire a gambe levate.
La sera successiva, di nuovo il miagolio: mia madre ripete tutto
ciò che aveva fatto la sera prima, ma stavolta si assicura che Laila non possa
venire. La piccola, che mentre mangiava faceva le fusa, per la gioia di potersi
sfamare, una volta spazzolato tutta la pappa a disposizione, andò a coccolare
la mia mamma.
Mio padre intanto osservava da lontano, e già si stava perdutamente innamorando della piccola micia magrolina e coccolona.
Decise quindi di lasciare aperta la porta finestra che dà
sul salotto, e tenne sotto stretto controllo Laila, perché... non si sa mai.
Bene, dopo qualche minuto la micetta entrò in salotto e andò da mio padre, sfidando l’abbaiante Laila (ma, si sa, can che abbaia non morde… infatti, nonostante le apparenze, le intenzioni non erano bellicose).
Vi dico solo che quella stessa notte mio padre la passò con
la piccola nuova arrivata acciambellata intorno alla testa e con delle fusa
assordanti di sottofondo!
A colazione, mio padre comunicò a mia madre che MAI E POI MAI avrebbe potuto separarsi dalla piccola felina, e che non pensasse nemmeno lontanamente a dar retta a me che, credendo che non volessero mettersi in casa un'altra quadrupede (dopo le esperienze dolorose di Ginevra e Blanco) avevo consigliato di mettere foto e annuncio di adozione su facebook.
E così, fui interpellata per scegliere il nome (non so perché, ma in fatto di nomi sono considerata una vera e propria esperta).
Dopo aver proposto Perla, per via del colore grigio perla del manto, Minù, in onore della gattina grigia degli Aristogatti e Amelia, per analogia con la streghetta Tabata, i miei hanno preferito Isotta, altro personaggio della letteratura anglosassone così come Morgana e Ginevra.
E così i miei si trovano a fare i conti con una teppistella che, appena rimessasi in forze e superata la malnutrizione iniziale, dovuta alla vita di strada, ha cominciato a far danni in giro per tutta casa. Finito di correre per casa, però, si trasforma in una coccolona incredibile. E’ particolarmente affezionata a Laila, che subisce con la stessa tranquillità sia gli agguati giocosi sia i baci e la pasta sulla schiena, mentre ancora non è riuscita a conquistare Morgana, che alle sue fusa e strusciatine risponde con soffiate e zampate.
L’ho vista solo un paio di volte e di sfuggita, perché, non conoscendomi, fugge terrorizzata appena mi vede. Spero di riuscire ad approfondire la nostra conoscenza, prima o poi.
Per il momento, mi limiterò a proporvi le sue avventure, che
di sicuro non mancheranno, vivace com’è!
Giardinaggio- racconta Haki di Pierangela
Sono Haki, sono da poco arrivato a casa di
Pierangela, dove ho incontrato il giovane Ben e madama Skaili. Dopo una mattinata di lavoro intenso, Ben ed io siamo qui ad aspettare la pappa… C’é anche Skaili, ma lei certamente non é stanca!
Skaili è sempre una scansafatiche, lei sa solo abbaiare! noi due abbiamo tirato
via le piantine di eriche, che ieri mamma ha piantato, a noi non piacevano,
abbiamo anche spostato i bulbi dei narcisi,
così quando mamma é arrivata da fare la spesa invece di essere contenta...... ha detto che siamo due maschiacci e ha rimesso le piantine al loro posto ...
non ha capito quanto abbiamo lavorato in
due....come ci mettiamo al lavoro quella spiona di Skaili abbaia per avvisare
la mamma, siamo incompresi!
Scoiattoli a Nervi – racconta Gabriella
Le foto sono state
scattate l'altro ieri,da mio figlio Norberto al Parco di Nervi, una località
ormai conglobata a Genova, l'inizio della Riviera di Levante. E' un Parco
enorme, su cui si affacciano tre ville ormai pinacoteca.... Gli scoiattoli sono
la nostra "croce e delizia". Una volta nel parco c'erano quelli
rossi, nostrani. Poi qualcuno inserì questi grigi, che vengono dall' America.
Hanno soppiantato gli scoiattoli autoctoni e si sono molto diffusi, al punto che molti "ambientalisti" ne vorrebbero la assurdamente la soppressione,per far tornare i rossi ormai scomparsi come se queste bestiole avessero la colpa di esistere e di essere state immesse in un luogo lontanissimo da quello di origine....
Genova è spaccata in due sulla sorte
degli scoiattoli grigi.... Io, naturalmente, sto con loro e li difendo a spada
tratta! Sono abbastanza abituati alla presenza umana, si avvicinano fino a circa
un metro (quelli più coraggiosi) e si mangiano allegramente le noci che noi
lanciamo loro, dopo averle fatte battere l'una contro l'altra (come tanti
idioti) per farli scendere dagli alberi per guardarli o, come nel caso di mio
figlio, fotografarli. Abbiamo decine di foto di questi scoiattoli grigi (ex)
americani ormai naturalizzati da generazioni.
A Genova, ma anche in altre
città, mi dicono, c'è una guerra in corso sugli scoiattoli americani! Ma questi graziosi animaletti hanno il diritto di
vivere, come ogni altra specie.
Lo scoiattolo grigio contribuisce alla
disseminazione dei semi contribuendo
perciò al rimboschimento delle aree in cui l'animale vive.In realtà, secondo studi recenti, la
scarsa frequenza dello scoiattolo rossoè dovuta alla presenza e alla
diffusione di un virus, che è mortale per lo scoiattolo rosso ed al quale il grigio
invece sopravvive. Forse, invece di
combattere indiscriminatamente il grigio, sarebbe opportuno favorire gli incroci
tra le due varietà per rendere il rosso indigeno più resistente alle malattie!!!!!
come sempre, l'unione di due diversità crea una nuova forza!!!
Thor detto Scipione
Thor é
bellissimo, dolce, affettuoso e gelosissimo, e per esprimere la sua gelosia
“marca” il terreno con nutriti spruzzi
di pipì, pertanto é detto “scipione” (anagramma di piscione). Dato che non lo fa per dispetto ma per amore
é sempre perdonato, semplicemente cerchiamo di evitare che si senta trascurato (praticamente é
impossibile trascurarlo perché é onnipresente ed appiccicoso) basta, però, che qualcuno
gli passi vicino di fretta,
oppure con le mani occupate o che accarezzi un altro gatto senza
contemporaneamente accarezzare lui, oppure
curi una pianta, metta dei fiori in un vaso,etc. e la sua gelosia
innesca il riflesso “a spruzzo.
Oggi, mentre facevo l'aerosol, lui come al solito è venuto sul giornale a prendere le coccole di rito, poi è saltata sul tavolo anche Mireille
ed ho accarezzato pure lei con la mano libera, mentre con l'altra tenevo la bocchetta dell’apparechio: quest'impunito si è ingelosito, si è voltato come un lampo ed ha innaffiato me in testa e Mireille sulla schiena! Tempo fa, una mattina che mi preparavo per andare a scuola ed ero in ritardo, gli sono passata davanti frettolosamente, senza degnarlo di uno sguardo…non l’avevo ancora oltrepassato che la mia manica sinistra era stata colpita… conclusione:sono arrivata a scuola in ritardo!
Rashid ,il padre di Thor ,aveva lo stesso vizietto, ma lui aveva
l’alibi di non essere sterilizzato,
infatti era il gatto che mio figlio aveva
mentre era a Bologna all’università e non aveva voluto sterilizzarlo,
nemmeno quando Rashid si era stabilmente insediato qui, al termine dei corsi. Quando, anni fa, é arrivato Matisse, una delle prime
sere, mio marito guardava la tv e accarezzava il nuovo arrivato che stava
prendendo confidenza. Rashid é entrato nella stanza, ha osservato disgustato la
scena, si é voltato sdegnato e, come da copione, ha innaffiato entrambi!
Baghera -Baghy - racconta Barbara
Perchè Baghera? (poi Baghy)...ma guardatela! Piccola pantera
pronta all'assalto!
Ma in Parte è solo un'apparenza, perchè guardate come sa essere dolce.
La colpa è sempre di mia figlia!
Abbiamo 2 gatti nostri,(Attila e Menelao) più un ospite, amico dei nostri (Rossino)...e fino a qualche tempo fa anche il re della casa e del circondario...il favolosoNAPOLEONE...che purtroppo ci ha lasciato.
Dunque, secondo la sua testolina c'era un posto vacante...ed
allora cosa fare? La cosa migliore era visitare un gattile...ci sarebbe stato
senz'altro un pelosetto in cerca di casa.....infatti! In una gabbia c'era un
mucchietto di peli neri con due occhietti gialli, un orecchio tagliato....che
restava impaurito in un angolino. Era chiuso in gabbia da 20 giorni ed aveva
appena un paio di mesi.....non era possibile lasciarlo in quel posto! Così si è
aggiunto alla comitiva.
Appena arrivata a casa le abbiamo preparato la SOLITA postazione dei nuovi arrivati sul divano. Il trasportino aperto come rifugio, vaschetta per i bisogni, e giochini.
Contrariamente agli altri, lei si è subito ambientata, ma il
rifugio era un tantino troppo esposto ai 7 venti. Gli altri micetti quando sono
arrivati erano più piccoli, pertanto restavano in una scatola per scarpe...ma
Baghy ci sembrava più grande e pertanto pensavamo che avesse bisogno di più
spazio....ma ci sbagliavamo, così mia figlia ha preparato un nuovo rifugio
...anche per lei una scatola, anche se più grande delle solite scatole per
scarpe usate in precedenza. Qui si sentiva veramente a suo agio.
Non ci ha messo tanto a scendere dal divano e perlustrare la casa in cerca di diversivi ...e disastri da combinare. Nulla è stato più al sicuro. Eravamo abituati ai gattini, ma Baghi è un terremoto.
La prima vittimaè stata una scatola che mia figlia ha
lasciato un attimo per terra.
Conteneva della buste, ma alla fine è rimasta senza coperchio, completamente trasformato in segatura!
La seconda vittima è stato il giornale di mio marito. Ogni
volta che girava la pagina, lei balzava come una volpe quando trova una preda
sotto la neve. Alla fine anche il giornale ha fatto una brutta fine!
Poi ha incominciato a perlustrare l'alto...e cosa ha
trovato? Le piante che penzolavano. E' rimasta un po' ad osservare, come se
studiasse la strategia per raggiungerle, ma forse si è resa conto che era
troppo piccola e senza tante cerimonie ha lasciato il campo.
Ora si trattava di intrattenere delle buone relazione con i due mici di casa.
Menelao, il maschio regale, la tiene a debita distanza, anche
se la lascia avvicinare un po', ma solo un po' e per pochi secondi, perchè poi
scatta il ceffone! Ma la piccola per niente impressionata....ricambia e
conquista la posizione di vedetta nel vaso.
Con Attila, la CONTESSA di casa, le battaglie sono state di meno. Baghi riesce a dormire vicino a lei , ma sempre a debita distanza.
Ma quando si avvicina l'ora della pappa, scatta l'armistizio.
Menelao divide con Baghy i bocconcini prelibati di carne cruda e poi insieme , ma ognuno dal proprio piattino, gustano le altre prelibatezze
Stria (Strega)
Un giorno comparve nel giardino della farmacia di mio padre una gatta bianca e grigia che, con fare sicuro, entrò nel magazzino, poi, come se fosse di casa passò nel retro della farmacia e di li nell’appartamento retrostante….come se fosse sempre vissuta lì, raggiunse la cucina e si fece servire un lauto pasto dalla signora Agnese, la colf che mio padre aveva erditato dal precedente farmacista con l’acquisto della farmacia stessa e con la raccomandazione-:é ottima con gli animali i miei cani l’adorano!- Per il suo piglio sicuro ed il suo comparire dal nulla la signora Agnese la chiamò Stria (Strega) ed il nome era effettivamente calzante, infatti, la micia soggiornava a casa nostra per un certo periodo, poi, improvvisamente, spariva per periodi più o meno lunghi e non c’era verso di trovarla, pur chiamandola in giro per il paese...finchè un giorno, come era sparita, ricompariva comodamente sistemata su una delle poltrone del retro o sonnecchiante in giardino o direttamente in cucina, la cosa si protrasse per parecchi mesi, finché, un giorno, mentre Stria sonnecchiava compiaciuta su una sedia della farmacia, entrò un signore, la squadrò interdetto e poi esclamò- ma culla l’é la me gata! Mignina! S’at fa chi?-(ma quella é la mia gatta! Mignina, cosa fai qui?-), l'interessata si stiracchiò, saltò giù dalla sedia e andò a strofinarsi contro le gambe dell'altro suo umano, poi, quando lui si apprestò ad uscire dalla farmacia, lo seguì soddisfatta e trotterellante nell'altra sua casa, pochi portoni più in là. Effettivamente, la micia, per materializzarsi a casa nostra, non aveva bisogno di passare dalla strada:le bastava attraversare alcuni cortili adiacenti, sulla strada passava solo se , trovando il portone aperto, raggiungeva il giardinetto della farmacia o la farmacia stessa. conclusione, Mignina \ Stria aveva una doppia vita: si divideva tra due case dove era egualmente benvenuta e coccolata. Nella primavera successiva, la micia cominciò a mostrare i segni di una incipiente gravidanza ed in entrambe le case fu preparata una cesta per il lieto evento, che per caso o per scelta, avvenne nell’altra casa, pochi portoni oltre la farmacia, e la sua famiglia di origine, quella che l’aveva trovata ed allevata, decise di farla sterilizzare e di non regalare i tre micetti, pensando che la micia, fino a quel momento gatta unica, si sentisse sola e per questo cercasse compagnia a casa nostra, sempre ben dotata di gatti e cani. Effettivamente, da quel momento e per molti anni, Stria ricomparve da noi solo saltuariamente e per brevi saluti, spesso semplicemente limitandosi ad accompagnare uno dei suoi umani quando venivano in farmacia per qualche acquisto o anche solo per scambiare due parole, come é abitudine nei paesi, per poi rincasare in fretta, da brava madre di famiglia
Miciupiciu alias Claus
Claus è arrivato il giorno di Natale e subito si è
inserito nella Tribù, come se fosse sempre stato qui, esattamente come
aveva fatto a Pasqua Bibo,
Claus é un
micio estremamente affabile ed impiccione e, come tale, finisce regolarmente
chiuso da qualche parte,
in una stanza o in un mobile, appeso alla schiena di
qualcuno, in caduta libera da qualche
mobile su cui ha sentito il bisogno impellente di far
capriole, oppure, se si sente una slavina in un armadio-libreria si può star
certi che Miciupiciu, favorito dal colore nero, ci si é fatto chiusdere
dentro e poi ha dato la scalata agli
scaffali, tirando giù tutto.
Insomma Claus, in meno di un mese, si é guadagnato il soprannome di Miciupiciu (in piemontese gatto stupidone,
anche se é tutt’altro che stupido).
Questa mattina, sentivo un gatto miagolare
con voce stentorea, gli altri due dotati
di una voce inconfondibile, Gattila
e Lucrezia,
erano presenti
all’appello, l’altro candidato era
proprio Miciupiciu e ho cominciato la ricerca, la voce sembrava provenire dalla cucina, per
l’esattezza dallo sportello sotto
l’acquaio… ma di Claus nessuna traccia,
ho aperto tutto l’apribile: anche il frigorifero e gli scorrevoli sotto
al piano di marmo, ma lui non c’era… e
la voce, inequivocabilmente, veniva
dall’angolo del lavandino….
finché ho avuto l’illuminazione: accanto
all’acquaio c’é la griglia di aerazione
di sicurezza..quando mi venuto il dubbio, ho aperto la porta della
terrazza e lui era proprio piazzato davanti alla griglia, da dove, evidentemente,
uscivano il tepore e il profumo della
cucina, che miagolava perché gli fosse
aperto, doveva essere uscito quando
qualcuno di noi, per qualche motivo é andato in terrazza, e poi essersi accorto
che il clima non é esattamente primaverile, ma, invece di mettersi davanti alla
porta per farsi vedere, Miciupiciu ha preferito farsi sentire dalla griglia!
Matisse - Anacleto
Le Roi
Matisse dall’indomito carattere, è un gatto molto deciso, con le idee ben chiare e con l’espressività d’un mimo
parigino, la sua mente é un libro aperto…
ed è, quasi certamente, la reincarnazione di Catone il Censore pertanto, sovente, ha da ridire sul comportamento dei “coinquilini”,
la sua disapprovazione si manifesta quando Lucrezia “raglia” alle 6 del mattino per avere la colazione e quando in tavola il pranzo é deludente,
ed ogni qual volta il comportamento di qualcuno turba il suo diritto alla quiete, in questi casi, fissa l’oggetto del suo disappunto con aria funesta,
ma, per sua sfortuna, assomiglia grottescamente al gufo Anacleto de “la spada nella roccia “ della Disney,
suscitando l’ilarità generale,
allo stesso modo, esprime la sua soddisfazione per un pranzo gradito.
Matisse é un gatto affettuoso, affabile ed estremamente simpatico,
ma, come si è detto, con le idee ben chiare, ed dotato di uno sviluppato senso critico…
soprattutto per ciò che riguarda la mia cucina, infatti, il suocuoco preferito é mio figlio!
La cosa buffa è che Le Roi Matisse, quando lo si chiama "Anacleto", si volta sussiegoso
e guarda l'interlocutore con l'aria di dire:"Bravo... visto che hai capito che così non va bene, adesso rimedia!"
Je suis le roi (de la comédie féline hein ?)
Matisse de la Tribu, je suis indompté et
avec du caractère… mais Elia (mon cuisinier personnel et mon vertical préféré)
dit que je suis un livre ouvert car j’ai l’expressivité d’un mime parisien et
que je suis sans doute la la
réincarnation de Caton l’Ancien…juste pourquoi
je ne supporte pas Lucrezia qui
braille à six heures du matin car elle veut son petit déjeuner ou si le
déjeuner est décevant (la sacrée cuisine de Paola !!!! hein ?!?) ou
si quelqu’un m’embête … dans ces cas je le regarde d’un regard funeste…
mais ce malappris d’Elia s’écroule de rire en disant que je
rassemble à l’hibou de Merlin dans
« Merlin l'enchanteur » En France cet hibou est Archimède et en Italie son surnom est
Anacleto, c'est un hibou extrêmement et de
nature plutôt grincheuse qui contredit souvent Merlin. Bien :
Elia m’a surnommé ANACLETO!
Morgana ladruncola- Racconta Elisa
Quando ancora abitavo con i miei, assistetti a un
episodio a dir poco buffo.
Dovete sapere che le bestiole dei miei genitori sono
abituate a mangiare pappe cucinate appositamente per loro, soprattutto tacchino
lesso (nel caso dei bau, a volte con aggiunte di zucchine e/o riso soffiato, su
suggerimento del veterinario).
Una volta cotta, la carne deve essere tagliata. Considerando le differenti dimensioni delle “boccucce” feline e non, io o la mia mamma tagliavamo pezzetti minuscoli per le gatte e pezzettini notevolmente più “rustici” per i cani.
Notate bene: stesso tipo di carne, presa dalla stessa
confezione e spesso dal medesimo pezzo (di solito usiamo i fusi di tacchino).
Se ne deduce, quindi, che anche il sapore sia lo stesso!
A quanto pare, secondo Morgana, no!
Una sera fui interrotta, mentre tagliavo la carne per Laila, dallo squillo del telefono. Dovetti uscire dalla cucina per raggiungere la postazione del telefono fisso. La conversazione durò pochi secondi, quindi tornai quasi subito dove stavo prima. E lì trovai Morgana tutta impegnata a masticare un pezzo di tacchino lessato quasi più grande di lei! Tentai di toglierglielo di bocca per tagliarlo in pezzi più piccoli, ma lei, temendo che volessi toglierglielo per sempre, fuggì sotto all’antica credenza che sta in cucina dai miei (quella dove si rifugiava sempre Ginevra, per intenderci).
Non più di trenta secondi dopo era di nuovo sul tavolino, aveva già fregato un altro pezzettone ed era tornata giù dal tavolo.
Stavolta potei guardare con quale tecnica Morgana
riuscisse a mangiare un pezzo di carne enorme rispetto alla sua bocca:
cominciava a masticare, con i denti laterali, la parte più esterna del boccone.
Poi, pian piano, sempre usando solo i denti di lato, staccava dei pezzetti,
mangiandoli man mano che cadevano. Infine buttava giù senza quasi masticare il
pezzo centrale dell’enorme boccone iniziale.
Ah, dimenticavo di dire la cosa più importante: già da un
po’, in bella vista e al suo posto di sempre, faceva bella mostra di sé la
ciotola per la pappa delle micie, piena fino all’orlo di tacchino lessato
IDENTICO A QUELLO, già tagliato a “misura di gatto” e pronto da gustare.
Che dite: a spingerla al furto sarà stata la gelosia nei confronti dell’invadente Laila o la soddisfazione di riuscire a dimostrare di essere in grado di mangiare "prede” molto più “ingombranti” di lei?
i battibecchi di Patuffo e Sara (1)
S.-hahahahahha prima che commetta un patufficidio....visto e
considerato che stamattina la miao sveglia era alle 4 e 9 minuti......
P.- MAMMINA....LO SA CHE LO FASSIO PER LEI....NISSIA AD AVERE UNA SIERTA ETÀ ....E INCASSARSI DI PRIMA SMATTINA SERVE A LIFTARE LE SRUGHETTE......
S.-non ti rispondo.....ma stai attento perche ti metto a dieta
per 15 giorni......acqua e acqua....comunque...mi chiedevo....qualche zietto
saprebbe gentilmente spiegarmi perche il peloso/bestio/gozzilla/pippostrello/rompi
coiotes.....su una stessa scatoletta....la stessa ribadisco....alcuni pezzetti
li scartava???
P.- BEFANINA....LASSI IN PASE I SIETTI CHE SIELO SPIEGO IO...SBASTAVA SDOMANDARLO E SI RISPONDEVO SA'????NON MI ERANO SIMPATISI...TUTTO QUI....SI AVEVANO QUEL NON SO MIAO DI NTIPATICO.....
S.- sulla stessa
scatoletta topastro???
P.-GNA SI...NTIPATISI......GGNA....BUONSIORNOOOOOO
‘TAMATTINA VI DO IL BUONSIORNO CON UN REMISS DI VARIE CANSONSINE......
UUUUUUUUUUUNA
SPLENDIDA SIORNATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.....TRA SALMONI E SORSI
PIENIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....( SORSIO ROSSI)
MANGIA IL SORSIETTO GRASSOOOOOOOO CHE TI FA BENEEEEEEEEEEEEEEEEE.....(SORSIO
ROSSI)
SORSIETTO STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.....NASSIE UN POCO
STRISSIANDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO....(SORSIA PRAVO)
MIHAHAHAHAHAHA BUONSIORNOOOOOOOOOOOOOOOO
L'ORA DI SIENA SI AVVISINA......STAVO SIUSTO MEDITANDO COSA SPREPARARMI....UN OSVETTO AL TESGAMINO???UN RISOTTINO AL NERO DI SESPIA??'UN INSALATINA DI MARE????
S.- amoreeeeee....vieni che la scatoletta e' aperta???
P.- AAAAARRRRRRRGGGGGHHHHHH MALEDISSIONE LA BEFANASSIA MI HA USSISO UN SOGNO DI ESVASIONE.....
S.- Patuffo mi sembri incavolato...ti ho fatto qualcosa???
P.- MA MI SCOLTI BENE SCONTESSA DE SBEFANIS...MA LEI SI SDIVERTE A STRORTURARMI CON QUELLA SCHIFESSA????
S.- Patuffino di mamma...ovviamente no...ma guarda come ti ha reso forte ,bello e cicciottello.....dovresti ringraziarmi....
P.-MA LA RINGRASSIO I ME SEBEDEI PER PIASSIERE...SI HO FAME LO CAPISSIE O NO????
S.- va bene....compromesso???
P.- SDIPENDE DA COSA SPROPONE....UN SIELATINO DI SORSIO??UNA LASAGNA DI SALMONE NORVESIESE??UNA MOUSSE AL POLIPETTO SAPORITO???
S. - Patuffo...non t'allargare su.....esoso di un gatto....pollo????
P.-AAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHH L'ASSENDIAMO...L'ASSENDIAMOOOO
IO SONO UN LURIDO...SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.....IO SONO UN LURIDOOOOOOO..SI SI ...MANGIO DA LURIDOOOOOOOOOO....SI......E MAMMA PULISCE....SI SI.......MI PIACE LURIDO.....SIIIIIIIIIIIIIIIIIII.....MI PIACE LURIDOOOOOOOOOO...... SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Grido di aiuto di una canina sfortunata- racconta Laila
Amici umani e non, aiutatemi! Il mio nome è Laila, vi
ricordate di me?! Sono la cagnolina dei genitori di Elisa… ho bisogno di aiuto!
Sono costantemente maltrattata, svegliata di soprassalto, picchiata,
punzecchiata e perfino… coccolata “di forza”!
No, fermi col telefono, i colpevoli non sono i miei
umani… la colpevole è Isotta!
Quella felina non è come le altre che ho conosciuto (che poi sono solo due, Morgana e Ginevra, che ora ci guarda dal ponte arcobaleno)… è una despota!
Io sono tranquilla sul divano, magari dormo pure… e lei
viene a prendermi a zampate, mi salta sulla schiena a tradimento o viene ad
appiccicarsi addosso, obbligandomi a cambiare posizione per non cadere.
Accade persino che mi faccia degli agguati mentre cammino beata per la mia strada: scatta fuori veloce come il vento da un insospettabile nascondiglio e… zac! Zampata, morsetto o atterraggio sulla mia schiena!
Da ieri, poi, è andata in calore: pianti e lamenti in
continuazione, è uno strazio! Io le abbaio di stare zitta, di lasciarmi
dormire… ma niente da fare, quella strilla lo stesso!
Fortunatamente sabato mattina prossimo il veterinario la sterilizzerà, così almeno, con lei fuori di casa, potrò rilassarmi un pochino!
Arturo e Zoe - racconta Barbara
Una mattina guardando
dalla finestra mi sono accorta che c'era un piccione strano. Aveva le penne
scompigliate e se ne stava fermo nel vialetto del giardino. Non si spaventava
neppure se passava qualcuno....cosa che in genere fanno i piccioni. Verso sera
era ancora in quella posizione, ho pensato che magari stesse male e così sono
scesa per guardarmelo un po' più da vicino. Infatti! Aveva una lunga
ferita sul petto (dall'alto verso il basso) e poichè continuava a
beccarsi, tutto il petto era anche senza penne.
Così mi sono ricordata
delle parole sagge di mia nonna in fatto di salvataggi di animali. Aveva
bisogno di vitamine e tutto il resto.
Di solito agli uccelli si danno le briciole di pane convinti di fare loro un
favore, ma non è così.... .le briciole sono molto povere di nutrimento. Invece
i BISCOTTI contengono tutto il necessario ....Infatti sono
fatti con il latte, le uova, il burro....e la farina...
così
da quel giorno gli ho sempre portato 6 biscotti ....quelli
olandesi ricchi di burro.
Il briccone verso le 5 di sera mi aspettava sul muretto dell'entrata e, quando
mi affacciavo alla finestra, si metteva a tubaare....
Nonostante nel giardino
ci fossero molti piccioni, solo un altro ha approfittato dei biscotti....anche
lui era ferito! Teneva una zampina alzata e faceva fatica a
volare. Sono diventati inseparabili così li ho chiamati "ARTURO"
e "ZOE'"
Dopo un mesetto,entrambi
stavano benissimo.......e se ne sono andati....spero che abbiano imparato a
cavarsela da soli e che abbiano formato una famiglia e che siano
felici....sempre se poi erano veramente maschio e femmina!