Nel bagno, per dare un tocco di colore, tengo due piantine di plastica comprate all'Ikea. Tabata se ne è innamorata e, appena ne ha occasione, va a masticarne le foglie.

Sono mesi ormai che ha questa abitudine e, fino ad ora, non era mai successo niente.

L'altra sera, invece, qualcosa (per fortuna nulla di grave) è successo.

A forza di rosicchiare e rosicchiare, una foglietta della pianta si è  staccata e la micia l'ha ingoiata.

Per alcuni minuti, la gatta non ha dato nessun segno di tosse o fastidio, per cui, ad un certo punto, ho persino immaginato di aver visto male.

Tutt’a un tratto, però, Tabata è saltata giù dal mobile in cima al quale stanno le piantine ed ha cominciato a tossire in modo insistente.

Dopo almeno cinque minuti di tosse (per lei) e panico (per me) finalmente, con un ultimo, poderoso, colpo di tosse, è riuscita ad espellere una foglia finta ed appuntita, lunga almeno 3 cm.

Liberatasi ormai da ciò che le dava fastidio, si e' allontanata come se niente fosse, e ha cominciato  giocare col suo giocattolo preferito.

Ho pulito dove Tabata aveva sporcato, ho controllato ogni sua mossa per un altro quarto d'ora almeno, poi, finalmente tranquilla, sono andata a dormire.

Dopo un cortocircuito a ferragosto,  è stato necessario
programmare il rifacimento e messa a norma dell’intero impianto elettrico,  ovviamente, la ditta incaricata è stata scelta  non solo per la competenza,  ma anche  per la compatibilità con la Tribù,
collaudata  durante il black out di ferragosto e degli inconvenienti dei giorni seguenti (la ditta  fa anche servizio 24 h su 24 per gli S.O.S elettrici). Adesso i lavori sono iniziati  con gran diletto della tribù soprattutto felina   che è attratta   da  quei 
lunghi cavi  che  sono estratti dal muro per essere sostituiti dai nuovi e che ci si tuffa  alla grande per afferrarli ed aiutare a tirarli! Soprattutto Leandro, il figlio  del signor Lorenzo Gentile, il proprietario della ditta,  si diverte un mondo e apprezza  Alain  che, appollaiato sulla sua spalla, sorveglia i lavori. In effetti  è necessario attirare  i mici in un’altra stanza
solo  quando c’è rischio di prendere la scossa.  Naturalmente  le “scatole  di distribuzione” sono state individuate dietro a due   librerie, pertanto,
in sala, da giorni,   ci sono trincee  di libri ammucchiati sui tavoli e coperti  da teli ed anche
  questo ha esilarato  la tribù felina (i cani si limitano a cercare un angolo tranquillo in cui sonnecchiare) che  si diverte ad insinuarsi nelle grotte per nascondersi, 
a far cadere  parte  dei mucchi in precario equilibrio, e a dormire  sotto e sopra i teli  a seconda dell’ispirazione del momento, in artistiche  composizioni.
Angélique, poi, ha realizzato il suo sogno: lei, che è disegnata a tutto tondo,  è un culetto basso è costretta  restare a bassa quota e l’alto buffet-libreria 
le è precluso , però,  per poter muovere il mobile, è stato necessario  posare a terra  la parte  superiore a vetri 
ed Angélique  in questi giorni si sta togliendo lo sfizio  di guardare  il mondo dall’…alto della libreria!

Venerdì 19 ottobre,ero a Gravallona  Lomellina e sono stata  ricevuta dalla  Gatta-Sindaco del paese. Pippi, oltre ad essere il sindaco in carica (il suo vice umano si chiama Ratti per le pari opportunità), svolge anche  un attento controllo sull’efficienza  di quanti lavorano in Comune,
controlla che le pratiche siano evase in un  tempo ragionevole e svolge una preziosa attività di PR.
Il  suo staff, composto da Massimo, Mariella, Silvietta, Ornella si prodiga   per  accudirla con la massima sollecitudine. Pippi occupa la importante carica  dal 28 ottobre 2009.(in questa  foto è  ritratta al suo arrivo, il braccio a papà Massimo, molto commosso) 

(in questa foto Pippi è ritratta con Silvietta, Ornella e Mariella)
Da allora la sua carriera è stata  dirompente ed oggi Pippi è nota anche all’estero.
Venerdì sera, nonostante il palazzo comunale  fosse già chiuso, Massimo, il maggiordomo di Pippi, ha introdotto me e mio marito alla sua presenza.
Bisogna riconoscere che, nonostante  la notorietà, Pippi non si è montata la testa e ha mantenuto la sua naturale affabilità e spontaneità: mentre salivamo le scale,  lei già miagolava alla porta  per darci il benvenuto e si è precipitata sul bancone a salutarci e a farsi coccolare, per poi guidarci a visitare il SUO municipio!

Grazie Pippi e Grazie Massimo per la calorosa accoglienza e disponibilità!

LIVELLO 1:

la mattina prepara la colazione mentre dai le pacche sulle chiappe a Bastet appoggiata alla tua spalla che ti bruca i capelli

LIVELLO 2:

prima di recarti da Bastet, vai in bagno e fai plin plin con Seth in braccio e grattagli la schiena..poi raggiungi Bastet e alterna le 2 cozze finchè il latte non è pronto

LIVELLO 3:

vai in bagno prendi Eiko che ti attende sulla, porta grattini finché non arrivi al wc,siedi e fa plin plin con Seth ,alzati e riprendi Eiko, arrivata in cucina metti giu Eiko prendi Bastet, inizia a sberlottare con una mano e con l'altra gratta Seth che è sul tavolo

LIVELLO 4 O SUPER SAYAN :

prendi Eiko ,molla Eiko prendi Seth,molla Seth prendi Eiko ,molla Eiko prendi Bastet e gratta Seth ,molla Bastet e prendi Kaspian molla Kaspian e prendi Eiko ,molla Eiko e prendi Seth, molla Seth e prendi Bastet....

se il latte è
pronto prendi il latte e la brioche e comincia un pezzo e te uno a Seth, uno a Bastet, uno a Minu e uno a Eiko e prega che Aki non arrivi o non mangi un piffero ....

LIVELLO 4 O SUPER SAYAN:

prendi Eiko ,molla Eiko prendi Seth,molla Seth prendi Eiko ,molla Eiko prendi Bastet e gratta Seth ,molla Bastet e prendi Kaspian molla Kaspian e prendi eiko ,molla Eiko e prendi Seth, molla Seth e prendi Bastet....se il latte è pronto prendi il latte e la brioche e comincia un pezzo e te uno a Seth, uno a Bastet, uno a Minu e uno a Eiko e prega che Aki non arrivi o non mangi un piffero ....

LIVELLO  5 MATRIX:

 
entrare a casa in ritardo con 4 borse della spesa in mano, fuori dalla porta Tom in fase slalom c.c.c.( comitatocontrollo croccantini ),apri: 11 dietro la porta, in prima fila le 2 pulci che ti corrono sui piedi,

bonus difficoltà,,Lilith ha svuotato cassetto strofinacci..tutti sparsi...dove devo passare, ovvio!

Mi sono assentata 5 giorni (4 notti), approfittando di un congresso a Sondalo cui Patrizia era interessata mi sono fatta parcheggiare a Bagni vecchi di Bormio e godermi le terme annuali. L’anno scorso c’era ancora solo Habibi e l’avevamo portata con noi a Bagni di Pisa,
quest’anno con l’aggiunta di quel demonio scatenato di Zorro ho pensato non fosse il caso e così, per non lasciare tutti e quattro i mici a Pavia, i miei li ho affidati ad una pensione per animali che ho  sperimentato.
Mi spiego: ai primi di agosto Zorro si era aggiunto da appena una settimana e faceva un gran casino con Habibi (come ho già raccontato), erano venuti a stare da me anche Biscotto-Gattila e Rabarbaro-clown e l’umana di Piuma mi chiese di ospitare la sua micia per andare in Ucraina dai suoi.
Con grande dispiacere ho deciso che 5 in quel momento non fosse il caso e quindi ho cercato per quest’ultima una buona sistemazione; dopo accurata ricerca ho contattato un posto e sono andata personalmente a consegnare Piuma non aspettandomi affatto l’ottima impressione: a 3 km da casa, in mezzo ad un bosco lontano da rumori e inquinamento, gabbioni grandi come stanzini con mensole,  giochi e graffiatoi, assenza totale di odori, pulizia accurata ed aria condizionata.

Quindi, con un mare di raccomandazioni: metteteli insieme ma se si scannano separateli, Zorro è famelico e se non controllate Habibi, che mangia poco, finisce per digiunare, fategli un po’ di coccole……insomma tutto quello che si dice quando si lasciano i figli piccoli in colonia; il riscaldamento era acceso, non c’erano altri ospiti e sono partita abbastanza tranquilla.

Naturalmente ho fatto in modo di rientrare in tempo per non lasciarli un’altra notte e sono schizzata a recuperarli senza nemmeno scaricare la valigia. Il responsabile mi racconta che sono stati bravissimi, sempre insieme persino a dormire nello stesso trasportino ed aggiunge: però quanto mangiano, le ciotole erano sempre vuote! Entriamo nel gabbione e non vedendoli li chiamo con i loro nomignoli ed ecco che dal trasportino sulla mensola si affaccia Habibi con gli occhi appannati sbadigliando ed in mezzo alle sue zampotte appare la testolina nera di Zorro….. che dolcezza, peccato non aver pensato di immortalare la deliziosa immagine!

Entusiasta li porto a casa pensando: finalmente hanno trovato un accordo e sotterrato l’ascia di guerra; sssssì, che ingenua, appena entrati controllo accurato dell’ambiente e poi tutto come prima, botte da orbi  e fine della tregua.

Conclusione: alla partenza li avevo pesati ed al ritorno è risultato che Zorro in 4 giorni è aumentato di 400 g mentre Habibi è rimasta la stessa, béh almeno non è dimagrita.

Salve a-mici, a-cani, a-umani eccetra eccetra, sono Tabata, vi ricordate di me!?

Scusate se ultimamente mi sono fatta sentire un po’ meno del solito, ma il prossimo matrimonio di miei umani mi ha molto impegnata!

Figuratevi che, come al solito, quella pigrona di Elisa mi ha coinvolto nei preparativi, ed è finita che ho fatto quasi tutto io! Mentre preparava le bomboniere, io mi accertavo che il risultato fosse buono, tirando il filo se mi pareva che fosse messo male e mordicchiando il tulle per accertarmi che fosse di qualità.
Non vi dico poi quanti fiorellini ho dovuto sparpagliare per casa, prima che Elisa capisse che occorreva forse fissarli meglio, onde evitare che gli invitati alle nozze rischiassero di ritrovarsi, dopo poche ore, con una bomboniera priva di fiorellino!

Finite le bomboniere, partecipazioni! (anche lì ho aiutato a saggiare la consistenza della carta e a testare la penna utilizzata per scrivere gli indirizzi… uff, quanto lavoro!!!).

Insomma, nonostante fosse impegnata nei preparativi delle nozze, Elisa ha pensato bene di prendersi un raffreddore talmente forte da lasciarle, una volta guarita, una tosse secca talmente insistente e fastidiosa da non passare neanche con le solite automedicazioni di routine. E allora il medico le ha prescritto una terapia cortisonica da somministrare tramite aerosol.

Forse voi non sapete quale ORRIFICA E TREMENDA macchina sia quella per l’aerosol!!!! Ringhia, soffia, e si arrabbia talmente che quando soffia si vede una nuvoletta di vapore fuoriuscire dalla sua spaventosa bocca!!!

Io ovviamente son fuggita a gambe levate!

Stamani Elisa l’ha tirata fuori dalla scatola, ed io mi son tenuta a distanza. Ma visto che, dopo cinque minuti, ancora non mostrava segni di ira funesta, con cautela mi sono avvicinata e l’ho annusata tutta. Ho controllato per bene come fosse, perché non vorrei mai che la mia padroncina venisse morsa da questa scorbutica macchina infernale! Io non so proprio come faccia, Elisa, a fidarsi di questo mostro!

Adesso vado, gente, perché gli impegni mi chiamano: devo ancora drappeggiare a mio piacimento il telo copri-divano, trovarmi un rifugio per la prossima volta che l’aerosol comincerà a ringhiare e fare le fusa al mio amico gattone bianco di peluche, al quale faccio più coccole che ad Elisa, ultimamente.

Alla prossima!

La vostra a-Micia Tabata

PS.-Ciao Alboino, che ne diresti  di questa partecipazione?

In corridoio c’è una scatola di legno  con le pappe”premio, merendina” etc.

Dans le couloir il y a  une  boîte en bois  qui renferme les bouilles « prix », « goûter » etc.

Ogni tanto è stata lasciata mal chius e c’è stata un’incursione e qualche bustina è stata rubata… però qualche sera fa è stata svuotata  di tute le bustine  nel giro di mezz’ora dall’ultimo passaggio umano in corridoio…in seguito abbiamo appurato che Thor l’apriva senza difficoltà, allora ho lasciato all’interno solo delle scatolette monodose…

Des fois on l’a mal fermé et on a fait incursion et on a volé quelques sachets …mais il y a quelques soirs on a volé tous les sachets en l’espace de quelques minutes, après le dernier passagee d’un vertical dan le couloir… ensuite, nous avons vérifié que Thor l’ouvrait sans difficulté, donc nous avo0ns mis dans à l’intérieur  seulement les boîtes à dose unique…

Poi, però, richiamata  da rumori strani, ho assistito a questa incredibile sequenza:

mais, des bruits mysterieux ont attiré mon attention et voilà le spectacle étonnant  que j’ai vu 

la scatola è stata scoperchiata e una scatoletta è stata estratta

La boîte était ouverte et un goûter avait été arraché

Alain tenta di scassinare la scatoletta

Alain fait une tentative d’ouvrir la boîte

interviene Boris

Boris s’immisce 

arrivano Fagiolino e Gattila

Fagiolino et Gattila arrivent 

Gattila sottrae la scatoletta a Fagiolino

Gattila soustrait la boîte à Fagiolino

e si industria ad aprirla

et se débrouille pour l’ouvrir

ormai l’anello è raddrizzato e Gattila riesce ad afferrarlo  coi denti

Désormais l’anneau est redressé et Gattila peut le saisir par les dents

e riesce ad aprire  la scatoletta

et il réussit à ouvrir la boîte

e a consumare la preda

et à manger sa proie

Adesso abbiamo messo un antifurto alla  cassetta!

À présent  nous avons mis un « antivol » à la boîte

 perchè, quando un gatto decide di fare una cosa, ci riesce, e la fa per sempre!

Puisque, lorsque un chat à decidé de faire une chos , il y arrive toujours et pour toujours

parola di Gattila!

Parole de Gattila

perfezione in una scultura felina:

notate  la perfetta simmetria dell'intaglio, eseguito al centro del blocco, a richiamare la posizione gerarchica che, per diritto di nascita, il gatto occupa tra gli uomini (è il centro del loro mondo), i trucioli che paiono sparsi apparentemente a casaccio ai piedi del tronco, sono invece fonte di fervide discussioni tra gli esperti, che si sono divisi in due correnti di pensiero: alcuni suppongono che siano metafora degli uomini, che si prostrano ai piedi dell'opera felina;
altri sostengono che sia un involontario riferimento culinario a uno degli alimenti che, per il gatto, costituiscono una vera leccornia: il parmigiano grattugiato. 
Solo l'artista, il sommo Torakiki, potrebbe risolvere il dilemma ma, essendo entrambe le potenziali soluzioni un frutto dei suggerimenti del subconscio dell'artista, persino per lui è difficile sollevare gli esperti dal dubbio. Non ci rimane che adorare e accontentarci di adorare.❤❤❤❤❤

Torakiki Micioni

Califfo ll (e lui era veramente  un signor gatto  al contrario di Califfo l  che era una signora) era un grosso gatto grigio  che comparve una mattina, con una zampa rotta, sotto i portici accanto alla farmacia di mio padre. subito soccorso  da mio  padre e dal signor Oreste, il tabaccaio che aveva il negozio accanto alla farmacia, fu immediatamente portato in casa nostra che era attaccata alla farmacia, mentre il signor Oreste,,Rivolto a mia madre e alla signora Agnese, la nostra colf animalista di allora, pronunciava la frase di rito:-padre priore, acqua al brodo, c’è un nuovo pellegrino!-. al sabato , quando  tornai da Pavia, dove studiavo, trovai il bel micione soriano, nel frattempo battezzato Califfo, con la zampa anteriore destra ingessata.  Ben presto il nuovo arrivato dovette confrontarsi  la Tribù felina e canina  presente in casa e, mentre, come al solito  i padroni di casa si mostravano affabili, essendo da sempre abituati ai nuovi arrivi, Califfo più che altro per prudenza, non esitava ad alzarsi sul posteriore per tirare terribili sberle con la zampa ingessata lasciando la controparte di turno  “suonata” e perplessa… Per un mese e mezzo, pertanto, Califfo  regnò incontrastato in cucina… finché il dottor Mutti, il veterinario, tolse il gesso… alla prima occasione di attrito, Califfo  mollò un ceffone al rivale… ma ormai il guanto di gesso era stato tolto ed era rimasto solo il pugno di velluto… pertanto dopo qualche altro tentativo, anche  Califfo  dovette venire  a più miti consigli e prendere atto del fatto  che  la democrazia era stata ristabilita

Tabata ne ha inventata un'altra. Quando mi aggiro per la casa per fare i mestieri, lei mi segue e miagola disperatamente. Per un paio di giorni non ho capito il motivo di questo strano e nuovo comportamento. stamani la gattina mi ha finalmente dimostrato quale fosse lo scopo di un tale accoramento.

Contrariamente a quanto qualche malpensante starà sicuramente immaginando, non era una richiesta di cibo, né è una richiesta di uscire a giocare in terrazza: semplicemente la mia gatta mi stava implorando di fermarmi e mettermi a sedere.

Perché?! Perché pretendeva la sua dose di coccole, e  le carezze che le facevo costantemente tra un mestiere e l'altro, mentre mi camminava in mezzo ai piedi, non erano sufficienti!

Tabata desiderava stare in braccio a me, comodamente adagiate sul divano, per potermi fare una mezz'oretta abbondante di pasta e fusa. Le coccole fugaci, le carezze a scappa-tempo, fatte in fretta e senza la dovuta attenzione ai dettagli, non la soddisfano. E se, a pasta finita, ci scappa anche un sonnellino tra le braccia dell'umana, ben venga!

Insomma, Le sue coccole varranno ben di più di una camicia stirata o un piatto lavato, giusto?!

Un prénom de fille !

un nome da ragazza ! 

... Et une étrange histoire !

… Ed una storia  strana !

Tout a commencé la semaine dernière.

Mon papa humain, en revenant du travail, a dit à Norma :

- J'ai UNE élève qui s'appelle Charlie, c'est donc aussi un prénom de fille!

Tutto è cominciato la settimana passata.

Il mio papà umano, tornando dal lavoro, ha detto a Norma:

-ho Una allieva che si chiama Charlie, quindi é anche un nome di ragazza!

Que n’avait-il dit !

Cosa non aveva detto !

Aussitôt, je me suis écroulée de rire et j'ai dit à mon frangin, qui ne dormait que d'un oeil :

Subito mi sono sbellicata dalle risa e ho detto al mio fratellino, che dormiva con un occhio solo:

- Charlie, Charlie, tu as un prénom de fille !

Charlie, Charlie, hai un nome da ragatta !

-  Je n'arrivais plus à m’arrêter de faire des roulades de joie et de me tordre en pensant à la déconvenue de Charlie...

 - non riuscivo più a smettere di rotolarmi per il ridere e mi torcevo pensando al disappunto di Charlie…

Il a ouvert ses deux yeux et... sa réaction m'a laissée sans voix...

Lui ha spalancato gli occhi e..la sua reazione mi ha lasciata senza parole…

- Qu'est-ce que ça peut faire, Kali, je ne suis pas sexiste, moi !

-cosa importa, Kali , io non sono assolutamente sessista !

- Alors, ça ne te fait rien, "Charlie la fille" ? lui ai-je dit.

-allora non ti importa, « Charlie la ragatta » ? gli ho detto.

- Absolument rien, a-t-il répondu, du moment qu'on ne m'appelle pas Kali, car ça ne me plairait pas, de porter le nom d'une peste !

-assolutamente no, mi ha risposto, dal momento che non mi chiamo Kali, perché non mi piacerebbe affatto portare il nome di una peste!-

Et vlan !

E beccati questa !

Pauvre Kali !

Povera Kali!

Mais les surprises n’allaient pas s’arrêter de si tôt !

Ma le sorprese non sono finite qui !

Mon amie belge la jolie petite Lili

(du blog "Comme un vol de papillon")

m'a écrit dans la semaine et...

La mia amica belga, la graziosa piccola Lili

(del blog "Comme un vol de papillon")

mi ha scritto in settimana e…

"Il y a un mois, de retour d’une de ses Mamida - missions, mon Elle me glissa dans l’oreille :

Un mese fa, di ritornoa da una delle sue Mamida-missioni, la mia LEI mi ha sussurrato all’orecchio :

- Tu sais, Lucy, la petite chatte adoptée par les filles, eh bien, j’ai un doute, un gros doute, même...

-sai, Lucy, la micetta adottata dalle ragazze, ebbene, ho un dubbio, un grosso dubbio, anzi…

- Ah, oui ? De quoi qu’elle me cause, me dis-je.

-ah si ? di che cosa mi spettegola, mi dico.

- Eh bien, toi, tu es une chatte-fille et Lucy, eh bien, c'est pas Lucy, je crois que c’est un garçon- chat.

-ebbene, tu, tu sei una ragatta e lucy, ebbene, non é lucy, io credo che sia un ragatto.

- Ah, et qu’est ce que ça change ? Ils vont la (le) rapporter là où ils l’ont kidnappé(e) ?

-Ah, e cosa cambia? Stano riportandola (lo) là dove l’hanno rapita (o)?

- Mais non, voyons, ça ne change pas grand chose sauf que les "petites", elles ne sont pas contentes…et elles ne veulent pas me croire. Même après examen, pour elles, Lucy, c’est Lucy !

- ma no, figurati, questo non cambia molto, salvo che le “piccole” non sono contente… e non vogliono credermi. Anche dopo  la ricognizione, per loro Lucy é Lucy!

- Soit ! Nous attendrons !

- e sia ! aspetteremo !

La semaine dernière, Lucy  a eu droit à sa première visite médicale et le chatologue a confirmé les doutes de Mamida et donné une leçon d’anatomie féline pour que plus jamais… vous devinez la suite.

La settimana scorsa, Lucy ha avuto diritto alla sua prima visita veterinaria e il gattologo a confermato i dubbi di Mamida e fornito una lezione  di anatomia felina , perché non capiti più… indovinate il seguito.

Enfin  bref, cette Lucy, eh bien c'est pas Lucy, et Lucy, elle, elle ne le sait pas, bien sûr… et d ‘ailleurs, je ne la connais pas intimement - elle n’a fait que passer un bref instant dans mon salon - mais je suis certaine qu’elle se fiche de toutes ces considérations, du moment que son assiette est pleine de croquettes et que le divan familial lui reste réservé ( n’oublions pas qu’il y a maman Aïcha et mon frère Victor qui doivent à présent partager  leur territoire et bien sûr... se le réapproprier chaque jour à grands jets de..., vous savez quoi...)

Per farla breve, questa Lucy, ebbene, non è Lucy e Lucy, lei non lo sa, ovviamente… e, d’altra parte  non la conosco intimamente - è solo passata rapidamente nel mio salotto - ma sono certa  che se ne infischia di tutte queste considerazioni, dal momento che  il suo piatto é pieno di crocchette e che il divano di famiglia  resta riservato a lei\lui Non dimentichiamo che ci sono mamma  Aïcha e mio fratello Victor che, al momento, devono dividere il loro territorio e, sicuramente, riappropriarsene ogni giorno con grandi schizzi di.., voi sapete di che cosa…)

Bon, en janvier Lucy perdra la moitié de ses "détails" – j’ai pas tout compris, vous dis-je,  mais d’ores et déjà on peut l’appeler Charly…"

Bene, a gennaio Lucy perderà i suoi gioielli- non ho capito bene, ma  già sin d’ora la\lo si può chiamare Charly…”

Lucy-Charly

Quelle histoire, petite Lili, tu ne m'enlèveras pas de l'idée que "Charlie" (ou Charly) est un prénom un peu équivoque...

 Che storia, piccola Lili, ma tu non mi toglierai mai dalla testa che  "Charlie" (o Charly) sia un nome un po' equivoco…

Ieri, 23 11\2013,  la Tribù  ha accolto due  amici storici: Patt  dei “Cuochi di carta” e Michele del  "Gatto  ve(r)de", che sono finalmente venuti a conoscerne personalmente i componenti.

Come potete vedere, l’accoglienza é stata calorosissima!

l'unico rimpianto di Ofelia è stato  di non poter essere presa in braccio da Patt

Il poliedrico Michele, sapendo che  sia io sia mio figlio siamo amanti del thé, ha cucinato espressamente per  noi dei biscotti  da thè … al thé , a forma di bustina di thé .. ovviamente marca “gatto verde”!

inoltre  ha guarnito tutto con un origami-fiore e un origami gatto-segnalibro  e insime ai biscotti di Mchele c’era il cagnolino portafortuna   di Patt (regalo storico  che non poteva spedirmi a rischio arrivasse un puzzle) e “le magie di Omnia”

la trilogia fantasy  di Fabio Cicolani noto scrittore  e loro amico, che mi ha scriito questa bellissima dedica:

Torno stanca dal lavoro e decido di sdraiarmi un po' sto per addormentarmi quando sento il peso di un micio salire sul cuscino appoggiare il muso alla mia testa e prodigarsi in fusa e pasta,penso tranquilla che sia Bastet

e sto per alzare un braccio a scansarla, visto che mi sta tirando i capelli ma....socchiudo gli occhi e mi sembra di vedere una folta coda...ma rossa...penso no ho visto male!

li apro e ho la conferma la coda che mi scodinzola davanti è rossa ....mi si gela il sangue oddio Kirara!! ..è come se voi vi svegliaste e scopriste che a far la pasta sul vostro cranio non è il vostro amorevole gatto ma un puma per intenderci...

penso ok, tranquilla, sto ferma, e ora andrà via no??? eeeeh no! mi si acciambella in testa, coda sulla fronte e testa sul mio coppino.....e ronfa per un ora intera...lei...io col terrore che un qualsiasi rumore la facesse scappare e togliremi lo scalpo.... morale: un’ora di dormita per Kirara e un'ora di puro terrore per me ^_^"

Samedi 3 novembre 2012, dans  un billet  de Mireille, j’ai vu ces canards en bambou,  qui m’ont beaucoup plu, surtout  celui avec le nœud  rouge… 

Sabato 3 novembre  2012, in un post di Mireille , ho visto queste anatre  di bambù, che mi sono piaciute moltissimo, soprattutto quella con il fiocco rosso…

Ce soir, je suis rentrér et j’ai trouvé  Jasmine  qui était impatiente d’ouvrir ce colis envoyé par  Mireille et Prunette

Questa sera sono rientrata e ho trovato Jasmine impaziente di aprire questo pacco inviato da Mireille e Prunette

…

 Je l’ai ouvert et…. Monsieur Cocteau, le Canard, est sorti du  Colis  avec une jolie carte

L’ho aperto e Monsieur Cocteau, le Canard ,  è saltato fuori dal pacco insieme  ad un grazioso biglietto

M. Cocteau à une vie très aventureuse  … voilà ce que  raconte Mireille :

Coucou Paola,

après bien de péripéties j’ai enfin retrouvé le canard qui t’avais plu sur la photo. Après avoir demandè à la mairie  de Cannes pour avoir les adresses de l’exposant j’ai pu le  localiser à 200 Km de chez nous et, coïncidence, la personne ha son magasin  d’exposition près d’Aix  en Provence, juste à coté du notre magasin   d’Antiquités  que nous avions avec Antoine.

C’est amusant !!

De plus, sur la centaine de canards qu’ils avaient au début, il n’en restait qu’une quinzaine et il me semble bien  que c’est celui –ci qui t’avait plu. Il était encore  là, il attendait pour partir à Pavie…

Le voici revenu à cannes et HOP depart pour  Avalon !1

C’est un canard Voyageur.

Je t’embrasse

Mireille

Trouve lui un nom

Et enfin un Post Scriptum : j’ai oublié  de dire qu’il faut l’arroser l’été.  Mais même  là quand  tu le reçois . c’est  du bambou et il ne faut pas qu’il sèche, il lui faut  de l’eau  comme tous les canards

Mireille

M. Cocteau  ha una vita molto avventurosa… ecco cosa racconta Mireille:

 dopo molte peripezie, ho finalmente  ritrovato  l’anatra che ti era piaciuta nella foto. Dopo aver chiesto  al municipio  di Cannes per avere l’indirizzo dell’espositore, ho potuto localizzarlo a 200 km da qui e, coincidenza ,questa persona ha il suo negozio vicino ad Aix en-provence, proproio di fianco al nostro negozio di Antichità che avevamo insieme  ad Antoine.

É divertente!

Per di più, sul centinaio di anatre  che avevano all’inizio,  non ne restavano che una quindicina e mi sembra proprio  che é questa che ti era piaciuta. Era ancora lì aspettando di partire per Pavia.. ed eccolo tornato a Cannes e HOP partenza per AVALON!!

É un’anatra viaggiatrice

Ti abbraccio

Mireille

Trovagli un nome

Ed infine un post scriptum:

ho dimenticato di dire che in estate bisogna innaffiarlo, ma anche quando lo ricevi. É  di bambù e bisogna che non secchi, gli serve dell'acqua  come a tutte le anatre!

 Mireille

Puisque  Muezza  essayait les dimensions de la casserole, M. Cocteau a préféré descendre  dans l’entrée … et comme les chiens  sont très impétueux, s’est installé hors de leur porté…

 Et le voilà aussi arrosé

Mille mercis Mireille, c’est un chef-d’œuvre   et merci bien Prunette (car je sais qu’il y a ta patte  de velours noir !)

Poichè Muezza provava le dimensioni  della casseruola,

M. Cocteau ha preferito scendere nell’ingresso…

e dato che i cani sono parecchio irruenti, si é installato fuori della loro portata.

ed eccolo anche innaffiato

 Mille grazie Mireille,  é un capolavoro e mille grazie  Prunette (perché so che qui  c’é la tua zampa di velluto nero!)

Tandis qu’il y a quelques uns  qui veut partir  hiverner en côte d’Azur !

Mentre c’è qualcuno che vuole partire  per svernare in Costa Azzurra

La  loro Tabata con Alboino e la Tribù, Paola  e la sua famiglia

augurano agli sposi lunghi anni sereni

mentre gli sposi sono in viaggio di nozze, Tabata li aspetta  dedicandosi al giardinaggio!

Daniela vive  a San Cristóbal de La Laguna     nell’isola di Tenerife nelle Canarie,  con la sua  famiglia ed i suoi animali, Isha e Anur, però, hanno un’abitudine straordinaria, ecco cosa racconta Daniela:

Daniela est une italienne qui vit à San Cristòbal de la Laguna dans l’Île de Tenerife, avec sa famille et ses animaux et voilà ce  qu’elle raconte : 

Isha e Anur
ed io,  andiamo in giro insieme per tutta l'isola, lo facciamo da 5 anni tutti i giorni, le escursioni durano da una a due ore ed a volte arriviamo a percorrere anche 6-8 km insieme,

Isha et Anur et moi, nous nous baladons  tous les jours, pendant une ou deux heures, depuis cinq ans dans  l’île et tous le monde nous connaît et s’étonne. Certains  jours nous parcourons  6-8 kilomètres. 

tutta la gente della zona li conosce e tutti sono sorpresi da questo comportamento dei nostri Gatti,
li abbiamo abituati sin da piccoli, la prima escursione la fecero all'età di 4 mesi e da allora abbiamo sempre aumentato le distanze, in realtà all'escursione ha sempre partecipato anche il nostro meraviglioso Cane Rocky
che é deceduto 4 mesi fa all'età di 17 anni, i Gatti ne risentono molto della sua mancanza,

Nous avons habitué nos chats  dès chatons, et ils ont fait leur première promenade lorsqu’ils avaient environ  4 mois , en augmentant graduellement  la distance. A nos promenade  participait  toujours notre merveilleux chien Rocky qui nous à laissé  à 17 ans. Rocky, qui était le chef de la bande,   pendant nos randonnées, à toujours défendu  ses amis chats,  qui le suivaient Nos chats ressentent beaucoup  son absence…
adesso all'escursione partecipano anche gli altri due Gatti, Andy
ed Ethis,
si sono aggregati solo da circa un anno.  Restano sempre vicini a noi, si allontanano al massimo 50-60 metri, di solito seguivano soprattutto il Rocky
che era il capobanda e, con i suoi 30 Kg. di peso, era anche il difensore dei più deboli quando apparivano Gatti ostili sul nostro cammino.

ces derniers temps à nos promenades  participent aussi  les autre deux  chats Ethis et Andy. Nos  chats  restent toujours près de nous et ils s’éloignent, tout au plus, 50-60 mètres. 

Un mese prima della morte di Rocky é apparsa nel nostro giardino, come per magia, una Cagnolina probabilmente abbandonata dai cacciatori ( qui accade molto spesso ) che ha accompagnato il nostro Rocky sino alla tomba ed ora vive con noi, si chiama Araya ed é un Podenco Canario di circa 20 kg.

Un mois avant la mort de Rocky a paru dans notre jardin un cadeau de Rocky : une jolie chienne  délaissé, Araya qui  est restée au cotés  de notre  merveilleux chien  jusqu’à la mort  et qui vit avec nous 

Mi é stata posta questa domanda: due gatti si sono  stabiliti nel mio sottotetto, sono al riparo e li nutro regolarmente, sono molto docili e vorrei portarli in casa, soprattutto ora  che  fa freddo, però il mio cane, pur essendo buono, é geloso e non li tollera, come devo fare?

A questa domanda avevo risposto in un post precedente, ma non inutile  tornare sull’argomento , infati molti rinunciano ad un altro animale a causa delle rimostranze di quello già presente in casa.

La gelosia  dell’animale unico, quando arrivano degli “intrusi” é normale e va superata gradualmente. Prima di tutto bisogna fare in modo che i nuovi arrivati prendano il nostro odore, quindi farli dormire, per alcuni giorni, su dei nostri indumenti dopo che li abbiamo indossati, poi, bisogna portare i nuovi arrivati in casa  e farli vivere un po’ di giorni separati dall’altro animale , ma nell’appartamento,in modo che il vecchio occupante  senta la presenza dei nuovi e  li veda in presenza di qualcuno in grado di impedire  baruffe (nel caso del cane basta che  sia al guinzaglio) , contemporaneamente,  vecchio e nuovo ospite devono essere accarezzati contemporaneamente e sulla mano  é bene ci sia un po’ del profumo della persona  cui il cane o il gatto di casa é più legato, gradualmente, gli incontri  dovranno diventare più lunghi, senza preoccuparsi di soffi e ringhi,  che  sono in realtà sintomo non di aggressività  ma di paura. Se si tratta di gatti i rischi sono minimi:é raro che i gatti si facciano veramente male, al massimo il gatto di casa “tiene il broncio e fai dispetti” per qualche giorno. A seconda dell’indole più o meno socievole  degli interessati,  può essere necessario un periodo che va  da pochi giorni ad un mese\ mese e mezzo. Gradualmente,  li si può lasciar liberi nella stessa stanza, sempre in presenza di qualcuno (i gatti andranno a nascondersi, quindi é bene  che non ci siano porte o finestre aperte), col tempo, si abituano certamente,alla reciproca presenza, anche se, per i primi tempi, é meglio  che non mangino nella stessa stanza e che non restino soli insieme (basta, ad esempio, chiudere i gatti in un bagno con cassettina acqua  e cibo quando sono soli). Dopo le iniziali diffidenze imparano a convivere e, spesso, nascono delle autentiche amicizie.

Domenica scorsa. Alle 13 un bel sole e decido di lasciare che Habibi, Zorro e Biscotto  (quest’ultimo in visita festiva come al solito)vadano in terrazza del soggiorno a correre. Sono quasi le 16, quando Patrizia, Marco e Biscotto tornano a casa loro e vedendo Habibi in salotto, decido che ormai la temperatura è scesa, chiudo la porta finestra, vado a sistemare la cucina e poi al pc:

Emergo dal vecchio telefilm che mi stavo godendo e mi accorgo che sono le 17, la luce sta calando ed è ora di merenda per i miei cocchini che, contrariamente al solito, non hanno ancora reclamato; Habibi arriva di corsa ma Zorro, di solito il più,puntuale,affamato e perentorio, no. Penso sia profondamente addormentato in uno dei suoi posti preferiti, preparo i 4 croccantini 4 spezzadigiuno e vado a cercarlo senza particolare impegno ma, quando mi accorgo che non c’é,ci penso su e, come ultima chance, guardo prima sotto il mio letto dove passano i tubi caldi anche se non c’è mai andato e poi dietro i tendoni della camera da letto e do un’occhiata distratta senza esito al davanzale interno della finestra.
Niente e mentre perplessa mi muovo ……ecco che ho come l’impressione di aver intravisto qualcosa di strano: è ormai buio, mi precipito a guardare meglio e scorgo al di fuori della zanzariera, sempre chiusa, sul davanzale esterno una pallottola nera, il mio sciaguratello appunto; con il cuore nei calcagni e la solita massima calma che la situazione ( già vissuta e raccontata in passato) richiede apro i vetri, sollevo la zanzariera e lui rientra tutto contento raccontandomi la sua versione.

Frastornata faccio mente locale e deduco che, rimasto chiuso sul terrazzo, non ricevendo risposta ai soliti richiami, abbia deciso, avendo trovato chiuse sia la porta finestra del salotto che la finestra del soggiorno, di tentare con la finestra della camera da letto alla quale, per arrivarci, era necessario saltare dal davanzale del terrazzo fino al davanzale della suddetta. Come forse ricordate non solo abito al quarto piano ma ormai da molti anni ho messo in sicurezza l’esterno dei terrazzi con rete metallica di circa 1 m saldamente fissata e solo scalandola poteva risolvere il suo problema.

L’indomani, con la luce, ho potuto seguire le tracce dell’impresa: fiori abbattuti o divelti dai vasi sul davanzale della finestra del soggiorno per un primo tentativo (fallito quello di rientrare per la solita via) poi la rete metallica scostata e parzialmente ripiegata dalla parte del muro del palazzo e poi la zanzariera della camera abbondantemente violentata dalle unghiette…..che però ha resistito.

Zorro ha solo 6 mesi ed ha infranto tutte le mie certezze di sicurezza. Conclusione: mai avere delle certezze con gatti.